Come la rondine sul lago

Se vorrai sentire il Senza-nome e ti immergerai
nel tempio del tuo stesso sé,
là, avvicinandoti all'altare centrale,
apprenderai con somma gioia che il Senza-nome ha una voce,
che tu ascolterai, se sei saggio,
come se tu la comprendessi, anche se tu non la puoi comprendere;
poiché la comprensione è come la rondine sul lago,
che vede e muove l'ombra sulla sua superficie
ma non si è mai immersa nell'abisso,
l'abisso di tutti gli abissi sottostanti,
il blu del cielo e del mare, il verde della terra,
...
E quando manderai la tua anima libera in paradiso
e non conoscerai limiti né la loro assenza,
vedrai il senza-nome dai cento nomi
e se il senza-nome si ritirerà da ogni cosa
rendendo la tua fragilità più reale, tutto il tuo mondo
potrebbe svanire come l'ombra nella sera.
"E infatti- dall'inizio di questa terra -
il senza-nome non è mai venuto
fra di noi e mai ha parlato all'uomo
né ha pronunciato il verbo".
Tu non puoi dimostrare il senza-nome, figlio mio,
né puoi dimostrare il mondo in cui ti muovi,
non puoi dimostrare di essere solo un corpo,
né puoi dimostrare di essere solo uno spirito,
o dimostrare di essere entrambi insieme:
tu non puoi dimostrare di essere immortale, no
e nemmeno che sei mortale, figlio mio,
tu non puoi dimostrare che io, che sto parlando con te,
non sono te che stai parlando con te stesso,
poiché niente che vale la pena di essere dimostrato
può essere dimostrato e nemmeno non dimostrato, dunque sii saggio
aggrappati sempre al lato più illuminato del dubbio
e alla fede oltre ogni forma della fede!



Alfred Tennyson, (poeta inglese XIX sec.), da The ancient Sage, trad. E.V.