La realtà è un fluire ininterrotto

Più scendiamo nella profondità della coscienza, meno soddisfacenti risultano gli schemi di separazione e fissità propri delle forme spaziali e numeriche. Il mondo interiore è il mondo della pura qualità. Non vi è omogeneità misurabile, nessun accumulo di elementi costituiti da atomi e i fenomeni che è possibile distinguere attraverso l'analisi non costituiscono unità, ma fasi. Ed è solo quando questi raggiungono la superficie, quando vengono a contatto con il mondo esterno, quando sono incarnati nel linguaggio o nei gesti, che le categorie della materia risultano adatte ad essi. Nella sua vera natura, la realtà appare piuttosto come un flusso ininterrotto, un'impalpabile variazione di tonalità mutevoli, una perpetua successione di onde che si seguono e infrangono l'una nelle altre senza traumi o conflitti. Tutto è perpetuo cambiamento e persino lo stato che appare come il più stabile, è esso stesso cambiamento nel suo invecchiare.


Édouard Le Roy (filosofo e teologo francese) in Une philosophie nouvelle: Henri Bergson (1912)