Nell'eterno non vi è dualità

Ho visto la tua perfetta espressione e anche ora Io vedo Te - il vero Te, un attributo di Me Stesso - perfetto. 
In realtà tu sei un Angelo di Luce, uno dei raggi del mio pensiero, un attributo del Mio Essere, anima incarnata nelle condizioni terrene, senza altro scopo (che non è affatto uno scopo, ma una necessità del Mio Essere) della completa e definitiva espressione della Mia Idea.
Nell'eterno non vi è tempo, o spazio, o individualità, ed è solo grazie al fenomeno del pensiero, nato dal grembo della mente nel mondo della materia, che si manifesta l'illusione del tempo, dello spazio e dell'individualità; e il pensiero, o la Creatura, acquista così la coscienza di separazione dal suo Pensatore o Creatore.
E' nata così la prima predisposizione a pensare te stesso come separato da Me, che poi è diventata definitivamente radicata in te.



Joseph Sieber Benner (autore del New Thought) in The impersonal life (1914) trad. E.V.

1 commento:

  1. Questo dialogo fra un Io-Divino-Sé Assoluto e un Tu-Umano-Sé Individuale può confondere il lettore rafforzando la sua impressione di trovarsi di fronte a una perfetta diade della dualità. Tuttavia, tale apparente dicotomia può perfettamente realizzarsi all'interno della cornice unitaria, se non si pone distinzione né separazione fra i soggetti, così come fa l'ente principale che si esprime in questo testo ribadendo proprio la sua unitarietà con l'essere umano identificato nella propria individualità.

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