La struttura teofanica dell’essere, la relazione che questa determina fra il Creatore e la creatura, implica certamente l’unità del loro essere (essendo impossibile concepire un essere estrinseco all’essere assoluto). La proprietà di questo essere dall'essenza unica è quella di differenziare, di “personalizzare” in due modi d'esistenza, corrispondenti al suo essere nascosto e al suo essere rivelato. Il rivelato è sicuramente la manifestazione del nascosto e insieme essi formano un’unità indissolubile, ma ciò non equivale ad una identità esistenziale ... benché una medesima realtà essenziale di fondo condizioni la loro diversificazione e la loro codipendenza, la loro bi-unità.