La bi-unità di creatore e creato

La struttura teofanica dell’essere, la rela­zione che questa determina fra il Creatore e la creatura, implica certamente l’unità del loro essere (essendo impossibile concepire un essere estrinseco all’essere assoluto). La proprietà di questo es­sere dall'essenza unica è quella di differenziare, di “personalizza­re” in due modi d'esistenza, corrispondenti al suo essere nascosto e al suo essere rivelato. Il rivelato è sicuramente la manife­stazione del nascosto e insieme essi formano un’unità indissolubile, ma ciò non equivale ad una identità esi­stenziale ... benché una medesima realtà essenziale di fondo condizioni la loro diver­sificazione e la loro codipendenza, la loro bi-unità.


Henry Corbin (filosofo e orientalista francese) in L’immaginazione creatrice - Le radici del sufismo (1958 ed. ita. 2005)