Nel conoscere la propria natura, l'essere umano passa logicamente dal conosciuto allo sconosciuto, e si rende conto che se la sua materia e la sua energia derivano dalla sorgente universale, anche la sua intelligenza deve avere la stessa origine. Materia, energia e intelligenza sono dunque sempre compresenti nel mondo materiale.
Paul Gibier (medico francese fondatore dell'Istituto Pasteur di New York e studioso di fenomeni psichici e spiritismo) in Physiologie transcendantale: Analyse des choses. Essai sur la science future (1890) trad. E.V.
E' ammirevole come uno scienziato quale Paul Gibier, fondatore dell'Istituto Pasteur di New York, si sia impegnato nel ricondurre all'unità materia, energia e spirito, senza escludere nemmeno i fenomeni psichici e lo spiritismo, che all'epoca godevano di una grande popolarità ed erano oggetto di studi seri e approfonditi. Lo stretto rapporto che egli colse fra il microcosmo del corpo umano e il macrocosmo dell'universo lo portò a concepire quella che lui chiamò la "fisiologia trascendentale". Anch'egli, tuttavia, raggiunse e non superò i confini ai quali molti altri prima e dopo di lui si sono fermati, non trovando, arrivati al limite del molo, il coraggio di abbandonare la terra ferma e tuffarsi nel mare. Limiti dovuti essenzialmente, come già detto in più occasioni, alle premesse della loro analisi, premesse per le quali il corpo, la mente, la materia, l'energia e persino lo spirito esistono in quanto entità separate e a sé stanti. Il tentativo di ricondurre tutto ciò all'unità permette, infatti, di arrivare solo fino a un certo punto.
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