Cosa resta dopo la consapevolezza?

Cosa resta dopo la comprensione dell'unità del tutto? Dopo aver fatto propria la consapevolezza di non−dualità?
Usando un'espressione propria dell'induismo, resta solo lo Svadharma (sva = proprio + dharma = dovere, natura). Resta cioè da fare ed esprimere ciò che è nella nostra natura. Non avremo, infatti, più alcun motivo per non farlo e per voler cambiare ciò che rappresenta il nostro originario e fondamentale contributo all'esistenza, essendo venute meno le consuete basi interpretative della realtà che potevamo utilizzare per giudicare o rifiutare il nostro ruolo. Riconoscendoci in tutto ciò che esiste, e, al tempo stesso, non avendo la chiarezza del complesso disegno di cui siamo parte, per quale motivo dovremmo scegliere una direzione diversa da quella che ci appartiene, nel profondo del nostro essere? Realizzare il proprio dharma individuale è dunque proprio il modo per contribuire alla realizzazione del dharma universale, e la motivazione a perseguirlo con la massima convinzione può derivare proprio dalla consapevolezza del nostro essere espressione dell'Uno.