Infinito e finito insieme

Il Dio della coscienza non è un dio astratto, un re solitario relegato dalla creazione sul trono deserto di un'eternità silenziosa e di un'esistenza assoluta che ricorda il nulla stesso; è piuttosto un dio vero e reale, l'uno e il molteplice, il tempo lo spazio e il numero, l'essenza e la vita, l'indivisibilità e la totalità, il principio, la fine e l'intermedio, al vertice dell'espressione dell'essere e al suo più umile livello, infinito e finito insieme nella sua triplice identità di dio, natura e umanità.


Hippolyte Taine in Les Philosophes classiques du XIXe siècle en France (1857): M. Cousin philosophe, trad. E.V.