La coscienza non è la percezione

Quando una percezione o un pensiero o una sensazione si manifestano, non sono diversi dalla coscienza, poiché senza coscienza non potrebbero manifestarsi. Ogni percezione pensiero e sensazione devono dunque essere considerati come nient'altro che coscienza. Attenzione però al pericolo che tale affermazione possa essere male interpretata, invertendo i termini e considerando la coscienza limitata, in quanto costituita dalla percezione dal pensiero e dalle sensazioni, come se fosse una mente che unisce tutte le percezioni pensieri ed emozioni nella sua limitata immaginazione. O, più sottilmente, la coscienza potrebbe essere concepita come un' ulteriore percezione, pensiero o sensazione di qualcosa che deve essere ancora scoperta dalla mente.



Sri Ananda Wood in The Teaching of Sri Atmananda Krishna Menon on Advaita Vedanta trad. E.V.

1 commento:

  1. La coscienza, come la stessa parola sottende, è l'atto cosciente, la presa di consepevolezza del reale: caos di radiaziaone in festa, un tutto risonante a far tremare di gioia e d'allegria

    Settemila anni sembrano volati,
    talmente freschi sono i ricordi.
    I sensi si risvegliano:
    colori, odori, suoni guidano i passi.
    E inizia la danza...
    balla sulle punte la Speranza,
    non vuole far rumore.
    Induce vibrazioni monocrome
    che viaggiano nello spazio e nel tempo
    e (sovrapponendosi ad altri silenti canti di gioia) si amplificano.
    E la magia è fatta: le coincidenze tartassano gli increduli...

    Al primo clic Speranza si è svegliata.
    Ad ogni clic Speranza si alimenta.
    Scintilla per lei Pietra di Gesso,
    ondeggia il pennacchio di Regina,
    scricchiola il Noce imprigionato,
    risplendono di Luci gli occhi dei vicini.
    Trema Speranza ché tutto troppo in fretta sta accadendo...

    Coraggio dall'interno le sussurra, di non temere il Tempo del suo fare.
    Il Tempo non insegue la Speranza, ma l'accompagna nel suo girovagare...

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