Vivi in un regno in cui non esistono né il bene né il male. Entrambi appartengono al mondo delle cose create e nell'unità non vi sono imposizioni o divieti.
Qualunque cosa abbia una simmetrica contrapposizione (come, appunto, il bene e il male) non può che appartenere alla dimensione relativa del mondo ″creato″. Altrettanto si può affermare dei divieti e delle imposizioni che non possono essere considerati come qualità o attributi dell'Uno, ma rientrano certo fra le sue infinite espressioni.
Viene da pensare al frutto dell'albero del bene e del male per cui abbiamo perso il paradiso ... tale albero fa parte del paradiso terrestre, ma non ne rappresenta l'essenza, ma solo una manifestazione.
Qualunque cosa abbia una simmetrica contrapposizione (come, appunto, il bene e il male) non può che appartenere alla dimensione relativa del mondo ″creato″. Altrettanto si può affermare dei divieti e delle imposizioni che non possono essere considerati come qualità o attributi dell'Uno, ma rientrano certo fra le sue infinite espressioni.
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