Siamo manifestazioni del vuoto

San Paolo ha detto: ″Poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili ... tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.″ (Colossesi 1,16-17)

Nel Cristianesimo è attraverso la creazione, l'eterna opera dell'unico Dio, che tutte le cose sono ricondotte all'unità. Lo Zen, tuttavia, solleva un'ulteriore questione. 

Domanda: ″Dopo che tutte le cose sono state ricondotte all'unità, a cosa deve essere ricondotta l'unità stessa?″. Sunyata, o il nulla, nello Zen non è un ″niente″ dal quale tutte le cose sono state create da Dio, ma un ″niente″ dal quale è emerso Dio stesso. Secondo lo Zen, non siamo dunque creature di Dio, ma manifestazioni del vuoto. Il fondamento della mia esistenza non può dunque essere posto nella dimensione temporale e nemmeno in Dio.


Abe Masao (insegnante buddhista e Zen) da God, Emptiness, and the True Self, trad. E.V