La coscienza mistica è l'esperienza dell'unità del tutto

Della coscienza mistica il Mandukya (Upanisad) afferma: " è oltre i sensi, oltre la comprensione, oltre ogni espressione ... E' la pura coscienza di unità nella quale la consapevolezza del mondo e della sua molteplicità è completamente cancellata. E' pace ineffabile. E' il bene supremo. E' l'Uno senza un secondo. E' il Sé.". 
Non solo nella Cristianità e nell'Induismo, ma ovunque troviamo che l'essenza di tale esperienza è quella di unità indifferenziata, sebbene ogni cultura e ogni religione la interpretino secondo il proprio credo e i propri dogmi.



Walter Stace, The Teachings o f the Mystics (1961) trad. E.V.

1 commento:

  1. Ricordando che stiamo parlando dell'esperienza fatta da un sé identificato, e, quindi, da un punto di osservazione relativo. Come già affermato in altri post, il Sé universale (l'Uno) fa contemporaneamente tutte le esperienze, dell'assoluto e del relativo, dell'uno e dei molti, dell'unità e della separazione. Tutte avvengono comunque da esso, in esso e per mezzo di esso.

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