Apologia del panteismo

Onore al panteismo per affermare l'unitarietà della sostanza spirituale e per aver disegnato un grande cerchio che non lascia alcuna forma di vita senza casa a girovagare al di fuori di Dio.
Questo senso mistico di unità non considera i singoli aspetti della vita e il significato delle loro relazioni. Come nel Brahmanismo, esso aiuta persino ad elevare al livello dell'eterno le colpe sociali, ignorandole in quanto di natura illusoria o accettandole come elementi di un ordine divino, e riconciliandole nel sogno unico in cui tutto si dissolve.
Si deve riconoscere che tale ardente devozione non cerca la morte ma la vita, non l'irreale ma la realtà, non cerca di evitare l'errore, l'ansia o il cambiamento, ma la presunzione dell'intelletto, l'idolatria del sé, l'assorbimento nei sensi e la schiavitù delle cose.
"Il mio fuoco è la pietà ed in esso brucio il legno della dualità; invece di una pecora, sacrifico l'egotismo." (Tratto dai Veda)


Samuel Johnson (religioso e studioso delle religioni) in Oriental religions and their relation to universal religion (1873) trad. E.V.