La natura è la rappresentazione delle cose spirituali

La natura è la rappresentazione delle cose spirituali. Il visibile è il modello e il simbolo dell’invisibile; ciò che è visto è temporale, mentre le cose non viste sono eterne. Possiamo vedere solo le forme, ed esse sono impermanenti e mutevoli nella loro natura, ma la sostanza di queste forme è indistruttibile, per cui il materiale diviene spirituale. La distinzione che separa il visibile dall’invisibile non è determinata dalla presunta differenziazione fra spirito e materia (non mi risulta essevi alcuna linea di demarcazione fra le due e se esiste, non so proprio dove possa passare) ma la distinzione è meglio definita dai termini "fenomenico" e "reale", che rappresentano rispettivamente la forma e la realtà. Le cose non viste esistono in eterno. Non starete scambiando le ombre per la realtà e la realtà per le ombre?


Samuel Clarke (filosofo inglese XVII sec.) in Mind is matter - or - the substance of the soul di William Hemstreet (1891) trad. E.V.