La relazione fra uno e pluralità

Tutti i Nomi si riferiscono ad uno stesso Deno­minato. Tuttavia ciascuno si riferisce ad una determinazione es­senziale, diversa dalle altre; con questa individualizzazione cia­scun Nome si riferisce al Dio che si mostra all’Immaginazione teo­fanica mediante l’immaginazione teofanica. Arrestarsi alla plu­ralità significa essere con i Nomi divini e con i Nomi del mondo. Arrestarsi all’unità del Denominato significa essere con l’Essere Divino sotto l’aspetto del suo Sé (dhat) indipendente dal mondo e dalle relazioni dei suoi Nomi coi Nomi del mondo. Ma le due stazioni sono parimenti necessarie e condizionate l’una dell’altra.


Henry Corbin (filosofo e orientalista francese) in L’immaginazione creatrice - Le radici del sufismo (1958 ed. ita. 2005)