Le leggi immutabili del cambiamento

Secondo Buddha, tutto ciò di cui facciamo esperienza è in un processo di cambiamento, ma ciò non significa che ogni cosa sia casuale o caotica. Se è vero che non vi sono esseri o entità che esistono senza cambiare, il processo di cambiamento è però governato da leggi causali immutabili. La stabilità dell'universo non consiste dunque nella stabilità delle cose, ma nella stabilità di questi processi. Buddha chiamava questo fenomeno generale origine dipendente: "Quando questo esiste, quello viene ad essere; con il manifestarsi di questo, quello si manifesta; quando questo non esiste, quello non viene ad essere; quando questo cessa di esistere, quello cessa".



Christopher W. Gowans (professore di filosofia USA) in Philosophy of the Buddha (2003) trad. E.V.

1 commento:

  1. Più che altro, possiamo considerare la realtà (tutto ciò che esiste) come un sistema chiuso la cui espressione può essere rappresentata da un'unica equazione, all'interno della quale vi sono comunque alcune variabili indipendenti e, probabilmente, l'essere umano è una di esse.
    Ciò significa che qualunque sia la forma e la complessità che assume quest'equazione, il suo risultato è sempre lo stesso: uno. Questa è l'unica legge universale cui è impossibile sottrarsi.

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