Esistono gli opposti?

Una barzelletta che lessi molti anni or sono recitava pressappoco così: "Un signore camminando lungo il marciapiede ferma un altro passante e gli chiede - Scusi qual è l'altro lato della strada? -. Questo lo guarda un po' perplesso e risponde - Ma è quello là ovviamente! - indicando il marciapiede di fronte. Al che il primo replica - Strano, prima ero dall'altra parte e mi hanno detto che era questo qui! -".
Questo semplice scambio di battute mi ha fatto cogliere, fino dalla sua prima lettura, la relatività di ciascun punto di osservazione della realtà e come le definizioni e le categorizzazioni avvengano sostanzialmente per renderci possibile l'esperienza esistenziale nella forma che conosciamo. 

Di fatto, non esistono i lati della strada, esiste solo la strada. Ma l'identificazione e la definizione di due distinti, separati e opposti lati di questa unica realtà, che non presenta di per sè alcuna soluzione di continuità al suo interno, né alcuna forma di separazione fra le sue parti, è per noi necessaria per una migliore fruizione di essa, e dunque per permetterci in ultima una più efficace ed efficiente esperienza che la include come elemento necessario.
Se è vero che anche la definizione di opposti antitetici appartiene al pensiero dicotomico, che è una delle categorie della distorsione cognitiva proprie dell'essere umano, abbiamo un'ulteriore conferma che la rappresentazione che noi diamo della realtà non coincide con la realtà stessa, come affermato anche dalla semantica generale di Korzybski.
Al posto di "distorsione cognitiva" preferisco tuttavia utilizzare il termine "filtro cognitivo", ad indicare la soggettività dell'interpretazione dell'esperienza fatta da ciascun individuo, interpretazione che è alla base dell'infinita e meravigliosa diversificazione del processo di manifestazione della realtà stessa.
Quindi, in definitiva, i cosiddetti "opposti", qualunque "coppia di opposti", non esistono di per sé, ma solo come categorie da noi create a nostro uso e consumo, elementi fondamentali del gioco della vita.