The proper function of man is to live, not to exist.
I shall not waste my days in trying to prolong them.
I shall use my time.
Jack London, The road, 1907
Chissà se Jack London aveva consapevolezza del significato profondo ed esatto delle sue parole mentre faceva questa potente dichiarazione nel suo libro scritto on the road e intitolato, appunto, La strada.
La "giusta funzione dell'essere umano", non lo scopo, dunque, ma la funzione.
Non c'è uno scopo ma una funzione, perché lo scopo, come per ogni elemento di un sistema, è quello del sistema stesso di cui è parte. Non ve ne è uno specifico di ciascuna parte, diverso da quello del sistema, ma ciascuna parte ha una funzione necessaria al suo perseguimento.
Per un essere vivente la funzione è, appunto, vivere. L'esistenza è intrinseca alla vita, ma non viceversa. Almeno nella nostra concezione di vita. L'esistenza è un dato di fatto se si vive, l'espressione di un flusso unico e senza vuoti o pause della medesima manifestazione.
Prolungare la vita con l'obiettivo di prolungare l'esistenza è l'illusione data dall'identificazione. Può avere un senso rispetto alla particolare funzione di qualcuno ma non lo ha di per sé, per tutti. Anzi, come conclude Jack, non sprechiamo il tempo della nostra vita, rinunciando alla nostra funzione per perseguire questo obiettivo, ma usiamo piuttosto il tempo della vita tempo per... e qui Jack, correttamente, non indica funzioni universali che tutti dovrebbero realizzare, ma semplicemente dichiara con potente semplicità: "Io userò il mio tempo!".