L'identificazione con il tutto

L'identificazione con il tutto non può iniziare dall'affermazione "io non sono questo". Ogni cosa che neghiamo, già di noi stessi, aumenta la percezione di dualità e ci allontana dal riconoscimento dell'Uno.





2 commenti:

  1. Il percorso di graduale riconoscimento dell'unità del tutto non può partire dalla negazione di ciò che crediamo di essere. Anche l'illusione della separazione e la nostra convinta identificazione con la nostra identità sono infatti esse stesse parte della manifestazione dell'Uno. In sintesi, non c'è nessuno da liberare o che si debba illuminare, ma l'illusione della liberazione e della illuminazione fanno esse stesse parte della manifestazione del tutto-che-è-uno.
    Anche il citato percorso di riconoscimento dell'unità del tutto è dunque solo una apparente, estemporanea manifestazione dell'Uno stesso, la cui natura non risulterà alterata dal nostro successo o insuccesso a completarlo.

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  2. Quando consideriamo la nostra identità possiamo esclamare: "guarda come l'uno si manifesta in una forma di apparente identificazione e separazione!". E sorridere, ammirati della capacità dell'Uno di arrivare persino a negare se stesso.

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