Nel nostro mondo l'esistenza disgiunta e isolata è fatto ed attualità e l'unità è soltanto concetto e idea, in quell'altro mondo è invece attuale l'unità, o meglio l'unitotalità, e la disgiunzione e l'isolamento esistono solo in potenza e in modo soggettivo.
Donde risulta che nella sfera trascendente l'essere di questa data persona non è individuale, nel senso in cui adoperiamo la parola "individuale" quaggiù: lassù, nel regno della verità, la persona individuale è soltanto un raggio vivo ed attuale, ma inseparabile, dell'unico lume ideale, cioè dell'unitotalità.
Vladimir Soloviev (filosofo e teologo russo) da Due saggi sulla filosofia dell'amore, 1939, trad. E.V.
"Questo mondo" è maya, la dimensione della manifestazione artatamente separata, l"altro mondo" è il mondo della verità, il mondo dell'unitotalità, come definita da questa corrente di speculazione teologico-filosofica russa di cui Soloviev è uno dei maggiori esponenti.
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