Il corpo come metafora della verità universale

Può il piede lamentarsi di non essere la testa? O l'occhio criticare l'orecchio per non vedere? Sono tutte parti di uno stupendo insieme. 
Tutte esprimono l'infinita varietà e necessità di un'esistenza che Dio ha donato, e nessuna può esistere da sola e per se stessa. Tutte dipendono dalle leggi dell'eterna verità, e qualunque sia la loro condizione o il loro stato, quelle leggi le proteggono e conservano. Le leggi della Verità e di Dio sono una sola cosa, e la bellezza abita in esse così come esse partecipano della bellezza ad un tempo.


Asaph  Bemis Child, da Whatever is, is right, 1882, trad. E.V.