Comprendere adeguatamente l'insegnamento buddhista

Per comprendere adeguatamente l'insegnamento buddhista bisogna dunque partire dall'idea che esso ha riguardo alla condizione di un individuo, per il quale il parlar dell'âtmâ-brahman, di un suo lo immortale immutabile, identico alla suprema essenza dell'universo, non sarebbe un parlare “conforme alla realtà”, basato cioè su di un dato effettivo dell'esperienza, bensì un semplice speculare, un far della filosofia o della teologia. La dottrina del risveglio vuole essere assolutamente realistica.

Dal punto di vista realistico, scienza samsârica. Il buddhismo procede ad una analisi di tale coscienza e alla determinazione della “verità” che le corrisponde, compendiantesi nella teoria dell'universale impermanenza e non-sostanzialità (anattâ).


Julius Evola in La dottrina del risveglio (1943)