Il mito della creazione negli indiani d'America

Nei bellissimi miti sulla creazione degli indiani delle pianure, che sono incredibilmente simili alla Genesi biblica, gli animali furono creati prima degli esseri umani, così che nella loro anteriorità e origine divina hanno una certa vicinanza al Grande Spirito (Wakan-Tanka in il linguaggio dei Sioux), la qual cosa impone rispetto e venerazione. In essi l'indiano vede i riflessi concreti delle qualità del Grande Spirito, e pertanto svolgono la stessa funzione delle scritture rivelate nelle altre religioni.



[Gli animali] sono dunque intermediari o collegamenti tra gli esseri umani e Dio. Questo spiega non solo perché le devozioni religiose possono essere indirizzate alla divinità attraverso gli animali, ma ci aiuta anche a capire perché il contatto con, o da parte del Grande Spirito, arriva all'indiano quasi esclusivamente attraverso visioni che coinvolgono animali o altri forme. Alce Nera, ad esempio, ricevette il potere spirituale (wochangi) da visioni che coinvolgono l'aquila, il bisonte, gli esseri del tuono e i cavalli; e si dice che Cavallo Pazzo, il grande capo e sant'uomo, abbia ricevuto il suo potere e l'invulnerabilità dalla roccia, e anche da una visione dell'ombra. Sebbene queste forme naturali possano riflettere aspetti del Grande Spirito, e alla fine non possono essere altro che il Grande Spirito stesso, non sono tuttavia identificate con Lui "che è senza Parti" e che nella sua unità trascendente è al di sopra di tutte le forme particolari create. L'indiano quindi non può essere definito propriamente un panteista, se accettiamo questo termine nel senso consueto. Alce Nera ha espresso bene questo mistero nella seguente dichiarazione: "Consideriamo tutti gli esseri creati come sacri e importanti, poiché ogni cosa ha una wochangi, o influenza, che può essere data a noi, attraverso la quale possiamo ottenere un po' più di comprensione, se siamo attenti. Dovremmo capire bene che tutte le cose sono realizzazioni del Grande Spirito. Dovremmo sapere che Egli è in tutte le cose, gli alberi, le erbe, i fiumi, le montagne e tutti gli animali a quattro zampe e le popolazioni alate; e ancora più importante, dovremmo capire che Egli è al di sopra di tutte queste cose e tutti i popoli.".
Joseph Epes Brown (antropologo USA) The Spiritual Legacy of the American Indian, Studies in Comparative Religion, Vol. 14, nos. 1 & 2, 1980, trad. E.V.