Il velo può alleggerirsi in una trasparenza crescente, essendo instaurato affinché, per suo tramite, il contemplativo realizzi la conoscenza dell’essere quale egli è, cioè la conoscenza che libera, perché è gnosi salvifica. Questo accade quando lo gnostico comprende che le molteplici forme che si succedono nella loro mobilità e nelle loro iniziative appaiono distaccate dall’Unico solo perché velate da un velo senza trasparenza. Se si realizza questa trasparenza, egli saprà che cosa esse sono e perché sono; saprà perché vi è unione e discriminazione tra il Nascosto e il Manifesto, perché vi è il Signore e il suo vassallo, l’Adorato e l’Adorante, l’Amato e l’Amante; perché ogni affermazione unilaterale di una unità che le confonde, o di una discriminazione che oppone le loro due esistenze come se non fossero della stessa essenza, tradisce l’intenzione divina, e con questa la Tristezza che in ciascun essere aspira a rilassarsi attraverso la manifestazione del Suo segreto.